Pelle secca: colpa delle ceramidi?

Le ceramidi sono dei lipidi, che permettono di mantenere integra la barriera cutanea. Una carenza di tali sostanze determina disidratazione e invecchiamento cutaneo.

Agenti esterni come vento, freddo, così come smog e fumo o gli ambienti interni troppo riscaldati, concorrono alla disidratazione cutanea.

L’idratazione della cute, è mantenuta dall’integrità del film idrolipidico, una bassa quantità di lipidi, ossia le ceramidi, determinano una alterazione dello strato più superficiale della pelle: lo strato corneo.

Cosa sono precisamente le ceramidi? Come agiscono?

Sono composte da acidi grassi e sfingosina e sono sintetizzate nella cute grazie a specifici enzimi.

Da numerosi studi scientifici sembra che esistano più di 300 tipologie di ceramidi a seconda della lunghezza degli acidi grassi e della presenza di gruppi “ossidrilici” i quali permettono di trattenere l’acqua.

Senza soffermarci sulle peculiarità chimiche di tali sostanze, basti dire che grazie alla formula chimica costituiscono il “cemento intercellulare” che permette di mantenere ben compatte le cellule dello strato superficiale della pelle: i corneociti.

Così una minima mutazione della quantità e qualità delle ceramidi, determina una variazione del “collante” con conseguente perdita di acqua trasepidermica (TEWL).

Oltre alla pelle secca è stato dimostrato che molte patologie come la psoriasi, l’eczema, la dermatite atopica e l’acne, siano riconducibili ad alterazioni delle ceramidi.

Ogni zona del corpo presenta quantità e qualità diverse di ceramidi.

Ad esempio nelle labbra e’ stata dimostrata una quantità inferiore di ceramidi rispetto ad altre zone del corpo.
Ecco il motivo per cui le labbra possono diventare secche e ruvide molto facilmente con rapida perdita di elasticità e presenza di rughe.

Inoltre, anche nel caso di capelli secchi e unghie fragili, deve essere presa in considerazione la diminuzione di ceramidi.

Ovviamente, come qualsiasi molecola, con il passare degli anni, anche le ceramidi sono prodotte in minor quantità dal nostro organismo dando origine alla xerosi senile (pelle secca, desquamata, pruriginosa).   

Come si riconoscono le ceramidi nei prodotti cosmetologici? 

A causa degli svantaggi dell’utilizzo in cosmetologia di ceramidi naturali sia per il costo che per la possibile tossicità, sono state ampiamente sviluppate le pseudo-ceramidi, sostanze di origine sintetica.

A differenza delle ceramidi prodotte dall’organismo, presenti in ogni strato cutaneo, le pseudo-ceramidi trattengono solo l’acqua dello strato superficiale riparando la barriera della pelle.

Nei cosmetici si utilizzano principalmente le seguenti tipologie di ceramidi sintetiche:

  • tipo 1 (o Ceramide EOS): possiede la maggior caratteristica di trattenere l’acqua
  • tipo 2 (o Ceramide NS): blocca la perdita trasepidermica
  • tipo 3 o (Ceramide NP): elevato potere antirughe
  • Ceramide 6-II (o Ceramide AP) : azione levigante e anti-desquamativa
ma anche Ceramide EOP e Ceramide NG.

La più utilizzata è la Ceramide 3, ma anche la più studiata come la Ceramide 1, poiché la prima risulta carente nei soggetti con dermatite atopica.

Certamente sono molecole che richiedono ancora notevoli studi.

Infatti non si conosce quale tipo di ceramide sia più efficace e quali siano le quantità ottimali da introdurre in un preparato.

I tassi di ceramidi presenti nei prodotti commerciali variano da 0,0000001 al 4%, ma non è possibile stabilire l’intervallo di valore più efficace.

Le ceramidi hanno una maggiore efficacia se associati a vitamina B3, acidi grassi, colesterolo, urea, sodio PCA e acido ialuronico.
Tutte queste sostanze concorrono al miglioramento dell’idratazione e all’integrità della barriera cutanea.

Anche gli olii vegetali (oliva, soia, sesamo, germe di grano, semi di lino, girasole) ricchi di fitosteroli, migliorano l’azione delle ceramidi.

Ceramidi vegetali sono: la cera d’api, di carnauba, l’olio di jojoba, la lanolina, utilizzati in particolare per rossetti e matite. 

Come supportare la diminuzione delle ceramidi della nostra cute?

  • Esistono alcuni accorgimenti da applicare nella quotidianità per evitare la perdita eccessiva di ceramidi. 
  • Effettuare la doccia non più di 10 minuti con acqua tiepida, sapone delicato o detergente
  • Dopo la doccia, asciugare la pelle tamponando invece di strofinare per evitare irritazioni.
  • Applicare la crema idratante subito dopo la doccia quando la pelle è ancora un po’ umida, poiché la lozione aiuterà a trattenere parte dell’umidità stessa.
  • Se in inverno la pelle secca facilmente e diviene pruriginosa, utilizzare umidificatori sia in casa che in ufficio.

Aggiungere una crema idratante ricca di ceramidi alla routine giornaliera per la cura della pelle, soprattutto in caso di pelle sensibile o compromessa come in presenza di eczema o dermatite atopica è un’ottima abitudine .
E' anche possibile prenotare un appuntamento telefonico per informazioni o quant'altro.
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