Chirurgia Plastica in Italia:facciamo il punto
Anche con la crisi, gli italiani non rinunciano alla
bellezza. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Aicpe, Associazione
italiana di chirurghi plastici estetici, tra i chirurghi plastici italiani. «E’
la prima volta in Italia che un’associazione conduce un’indagine su grandi
numeri e su larga scala dedicata alla chirurgia estetica – afferma Giovanni
Botti, presidente di Aicpe -. Si tratta di elementi importanti per fotografare
uno spaccato della nostra società. Il tema della bellezza ha un ruolo sempre
maggiore nella vita quotidiana ed è importante monitorare l’andamento di questo
settore, per capire in quale direzione si sta andando».
Al questionario a risposta multipla hanno partecipato 347
specialisti in tutta Italia (la regione più rappresentata è l’Emilia Romagna, a
seguire Lombardia e Veneto).
Gli interventi chirurgici effettuati nel 2011 dagli intervistati sono stati 52.878, mentre quelli non chirurgici, ossia di medicina estetica, oltre 170mila.
Gli interventi chirurgici effettuati nel 2011 dagli intervistati sono stati 52.878, mentre quelli non chirurgici, ossia di medicina estetica, oltre 170mila.
L’intervento di chirurgia plastica più praticato nel 2011 è
la mastoplastica additiva: 11.300 e operazioni per l’aumento del seno. Segue la
liposuzione per togliere il grasso in eccesso (10.267 interventi) e al terzo
posto la blefaroplastica per ringiovanire lo sguardo (8.121). Tra gli interventi
non chirurgici, l’iniezione di acido ialuronico è la più richiesta (46.909), a
seguire la tossina botulinica (40.394) e al terzo posto la laser-depilazione
(13.374).
Rispetto all’anno precedente, per il 2011 gli intervistati
hanno dichiarato un calo di interventi di chirurgia plastica dell’8-12%, mentre
quelli non chirurgici sono aumentati del 7-9%.
«Sono dati molto significativi che ci permettono di
fotografare un settore in evoluzione – commenta il presidente di Aicpe -.
Innanzitutto, resta elevata l’attenzione in Italia nei confronti del proprio aspetto
fisico. Le italiane si confermano amanti del proprio decolleté e non rinunciano
a una o due taglie in più di reggiseno. Così come il rimodellamento del corpo,
con l’eliminazione del grasso in eccesso, è un indicatore della grande
attenzione che viene posta al propri aspetto». La diminuzione degli interventi
chirurgici rientra in un trend di medio termine. «Credo possa imputarsi a una
minore disponibilità di spesa, anche se il calo non è così marcato come si
sarebbe potuto immaginare in un contesto economico a tinte fosche come
l’attuale – afferma Botti -.Per gli italiani la cura di sé è prioritaria: a
fronte di un budget più limitato, si orientato verso nterventi di medicina
estetica, meno costosi della chirurgia, come dimostra l’aumento in questo settore».
Da sottolineare è l’aumento delle iniezioni di botulino nel viso per spianare
le rughe: al momento è al secondo posto dietro un altro iniettabile, l’acido
ialuronico, ma è in fortissima crescita.
0 Commenti