In tutta la storia dei cosmetici, il make-up é sempre stato considerato prerogativa dei ricchi, oltre che essere associato agli operatori dello spettacolo e alla prostituzione.
Dai numerosi sconvolgimenti sociali e politici dei secoli 19° e 20°, l'uso del make-up e camouflage diventa socialmente accettabile. Così, una volta evoluto il clima sociale, i fabbricanti iniziano a produrre una vasta gamma di prodotti.


Il movimento per il voto delle donne (che ha acquisito slancio a partire dalla metà del 19° secolo), permette di "indossare" il make-up senza andare incontro a discriminazione sociale. A New York, durante i primi anni del 20° secolo, le donne in marcia a sostegno dello sciopero delle lavoratrici tessili, usavano rossetto rosso brillante.
La popolarità del cinema ha fatto molto per promuovere una carnagione perfetta.
A causa della luce intensa, richiesta durante le riprese, nasce la necessità di creare il make-up che sopporti la traspirazione dell'attore.
Il principale contributo al perfezionamento e alla durata del make-up è dato da Max Factor (1877-1938). Per decenni è stato il non-incoronato re di Hollywood e il suo make-up è diventato un marchio internazionale leader.
I suoi cosmetici correttori, pan-stick e pan-cake sono ancora venduti oggi.

Nel 1918 Max Factor ha creato il principio di "armonia dei colori": tutti i prodotti vengono armonizzati con il colore della cute, degli occhi e dei capelli.

Ha lavorato anche con i chirurghi plastici americani, dopo la prima guerra mondiale, per creare un idoneo cosmetico per il camuffamento della carnagione degli artisti che avevano cicatrici e dermatosi, ma soprattutto per nascondere le cicatrici dei veterani.
Nel 1928 Lydia O'Leary, ha utilizzato le sue conoscenze chimiche e l'amore per la pittura per sviluppare un camouflage adatto all'angioma presente sul suo volto.

Il suo prodotto, Covermark ®, è il primo fondotinta a ricevere un brevetto dal US Patent Trademark Office e ha aperto la strada ai prodotti di camouflage che diventano un aiuto medico, piuttosto che un prodotto di bellezza.

La sua formula originale era un liquido denso, che in seguito divenne la "crema mimetica" che oggi conosciamo. È interessante notare che, nel 1928 circa il 15% delle vendite è stato per uso maschile.

Max Factor morì nel 1938, lo stesso anno in cui la sua società è stata invitata dal Ministero della Difesa per formulare un make-up da usare come camuffamento durante la seconda guerra mondiale (ad esempio, "giungla verde").

Eve Gardiner (1916-1992), personaggio cardine per lo sviluppo del camouflage, quando il Salone Max Factor in Bond Street a Londra, offriva servizi per le vittime di guerra. Eve è ricordata soprattutto per il suo notevole lavoro di insegnamento nell'applicazione del make-up a ipovedenti e non vedenti; ha poi promosso un programma di formazione con la Croce Rossa britannica per fornire loro tale supporto.

Thomas Blake, un chimico, perfeziona il camouflage con la "Crema Veil", testata sulle cavie e venduta poi nel 1952.

Elizabeth Arden durante la seconda guerra mondiale, crea una crema, conosciuta come "crema cicatrice". Il servizio sanitario nazionale britannico elenca i seguenti cinque marchi di "mimetizzazione" all'interno dell'indice delle specialità mediche (sostanze Borderline).

Si tratta di Covermark, Veil, Keromask (originariamente sviluppato durante la fine del 1950 da Innoxa USA per camuffare "macchie di vino" e riconosciuta dal British Medical Association poco dopo), il principale marchio tedesco Dermacolor (messo a punto da Kryolan nel corso del 1960), che ha più di 200 colori nella sua gamma, e Dermablend (che è stata formulata da un dermatologo americano Craig Roberts nel 1983 e ora di proprietà di L'Oreal-Vichy).

Alla fine del 1950 la Atkinsons istituisce, presso l'ospedale di S. Clemente nell'East End di Londra, un servizio per educare i pazienti al camouflage, così nel 1959 la Croce Rossa inglese, con gli infermieri formati da Atkinsons, organizza un servizio di make-up negli ospedali di tutta la Gran Bretagna.

Un′ altra pioniera è Doreen Trust, nata con una "voglia" sul viso, ha fondato il "Centro di orientamento della deturpazione". Ha fatto molto per promuovere il camuflage: articoli per "The British Journal of Dermatology" e la pubblicazione: "Introduzione al camouflage della pelle e terapia della deturpazione" (Paul Harris 1977).

Joyce Allsworth, in servizio con la WAAF durante la seconda guerra mondiale, è rimasta scioccata dalle ustioni del viso di un aviatore. Ha studiato cosmesi e trucco teatrale, make-up artist presso la London School of Fashion, ma è in occasione del disastro di Stockport (1967), che Joyce trasferisce le sue abilità concentrandosi esclusivamente sulle tecniche di camuffamento della cute. Fonda la "British Association of Camouflage" (BASC) nel 1985.

La BASC ha definito il camouflage della cute come "l'arte di nascondere una "macchia", uno "scolorimento" o una cicatrice con l'applicazione di creme mimetiche specializzate che vengono abbinate alla tonalità della pelle circostante".

Introduzione al Reportage sul camouflage


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