In un articolo apparso sulla rivista Menopause é stata valutata la correlazione tra caffeina e sintomi menopausali in particolare i sintomi vasomotori.
A tutte le donne che si sono presentate alla Health Clinic presso la Mayo Clinic (Rochester, MN) per disturbi della menopausa, é stato consegnato un questionario che valutava la demografia, la storia riproduttiva e ginecologica, le abitudini personali e le classificazioni della presenza dei sintomi della menopausa e la gravità.

I questionari presi in esame sono stati 1.806 di donne di età compresa tra 40 anni e 82 anni concentrandosi nell'analisi della transizione menopausale.
Di queste 1.806 donne (età media, 53,7 - intervallo età 40-82 ), l'84% ha riferito il consumo di caffeina e il 7% erano fumatrici.

La maggior parte delle donne (69%) ha dichiarato di essere in menopausa.
La prevalenza del fumo di sigaretta era più alta in coloro che consumano caffeina rispetto alle non fumatrici.

Risultati
In questo studio, l'uso di caffeina è stato associato ad una maggiore presenza di sintomi vasomotori. 
È interessante notare, come il consumo di caffeina è stato associato ad una diminuzione dei sintomi neurocognitivi ,ma solo nelle donne in pre-menopausa e non nelle donne in post-menopausa.

Altri  sintomi della menopausa (disturbi del sonno, dell’intestino e della funzione della vescica, della funzione sessuale,etc) non hanno mostrato un'associazione (miglioramento o peggioramento) con l'uso di caffeina.

Questo è il più grande studio, fino ad oggi, che ha esaminato l'associazione tra assunzione di caffeina e sintomi della menopausa in particolare i sintomi vasomotori.

I dati esistenti per quanto riguarda il rapporto tra caffeina e sintomi vasomotori sono contrastanti.
L'associazione positiva tra l'assunzione di caffeina e sintomi vasomotori osservato nel nostro studio è coerente con i risultati di uno studio preliminare di Kandiah che coinvolge 196 donne in post-menopausa in cui l'assunzione di caffeina determina sintomi vasomotori in un maggior numero di casi senza agire sulla frequenza e intensità delle “vampate di calore”.

Questi risultati sono diversi, tuttavia, dai risultati di un recente studio trasversale che coinvolge 243 donne in cui è stato trovato che  l'assunzione di caffeina può influire  aggravando i sintomi vasomotori. 

Pimentaetal  ha teorizzato che i benefici neurocognitivi della caffeina possono determinare una diminuzione dei sintomi vasomotori o che un aumento dei livelli di estrone, che sono stati associati ad un'elevata assunzione di caffeina, potrebbe spiegare l'effetto osservato.

La caffeina può influenzare gli altri livelli di ormoni steroidi sessuali.
Da uno studio su donne in post-menopausa di Ferrini e Barrett-Connor. risulta che l'assunzione di caffeina è risultato inversamente associato con il testosterone biodisponibile e positivamente associato a SHBG e livelli di estrone.

Allo stesso modo, in uno studio di Kotsopoulos l’ aumentato consumo di caffeina è stato positivamente associato a livelli di SHBG, e c'è stata una tendenza verso la diminuzione dei livelli di testosterone libero nelle donne in post-menopausa.

Futuri studi prospettici in grado di raccogliere informazioni più dettagliate sul consumo di caffeina da parte delle donne in fasi riproduttive differenti sarebbero molto utili.
Anche se questo studio fornisce preziose informazioni circa la possibile associazione tra la caffeina e sintomi menopausali in un ampio gruppo di donne in pre-menopausa e post-menopausa, ci sono alcune limitazioni importanti, in particolare relative alla segnalazione personale di sintomi della menopausa, alla  sottostima dell’ uso di caffeina.

 Lo strumento di indagine non ha permesso di ottenere informazioni dettagliate sul tipo e la quantità di bevande contenenti caffeina  che potrebbero modulare gli effetti della caffeina.

Inoltre, gli autori non sono stati in grado di controllare l'uso di terapia ormonale e, infine, é da tenere in considerazione che lo studio è stato condotto in una clinica super-specialistica per la menopausa tanto che i risultati potrebbero non essere generalizzabili ad altri gruppi di donne.

Sarebbero molto utili future indagini utilizzando questionari convalidati per valutare i sintomi della menopausa, l’assunzione di caffeina, la dieta, l'attività fisica, e l'uso della terapia ormonale in grandi campioni di donne di mezza età .