L'obesità infantile è una grave minaccia per la salute pubblica negli Stati Uniti, ma anche nel nostro paese diventa sempre più preoccupante.

In uno studio scientifico recente, sono stati valutati i comportamenti alimentari legati all’obesità infantile in bambini dai 6 agli 11 anni.
Nelle scuole prese in esame il 41,9% dei bambini erano obesi e il 16,2% erano in sovrappeso. La durata del sonno per notte e l’abitudine alla prima colazione erano significativi nel determinare sovrappeso o obesità.
Un bambino obeso è a rischio per molte conseguenze negative per la salute nell’arco dell’intera vita futura.

L'obesità in età infantile è un fattore di rischio per diabete di tipo 2, la steatosi epatica non alcolica, la dislipidemia, disturbi muscolo-scheletrici, asma e disturbi psicologici.

Numerosi Autori sostengono che l’obesità in età pediatrica spesso determina sovrappeso o obesità in età adulta con aumento della morbilità e della mortalità prematura.

Per tali motivi i ricercatori stanno rivolgendo la loro attenzione ai fattori comportamentali associati con l'obesità nei bambini, tra cui la durata del sonno, l'attività fisica, il tempo trascorso davanti ad uno schermo e le abitudini alimentari.

Tali fattori influenzano il bilancio energetico: rapporto tra energia assunta e consumata.


I bambini in età scolare devono svolgere attività fisica da moderata a vigorosa, per almeno 60 minuti al giorno.

Il termine "tempo dello schermo" è definito come il tempo trascorso utilizzando uno schermo elettronico, come un televisore, un computer o un dispositivo mobile. Non è chiaro se esiste un'associazione tra il “tempo dello schermo” e l’obesità in età pediatrica, ma le linee guida degli esperti suggeriscono che tale periodo dovrebbe essere limitato a meno di 2 ore al giorno.

Il rapporto tra le abitudini alimentari e l'obesità pediatrica è complesso, si raccomanda, in generale, un elevato apporto di frutta e verdura, una diminuzione o meglio eliminazione del consumo di bevande zuccherate, una limitazione del consumo di succhi di frutta zuccherati.

La letteratura medica suggerisce che consumare la prima colazione ogni giorno può aiutare a ridurre il rischio di obesità in età pediatrica.

Esiste una relazione tra durata del sonno, la qualità alimentare e l’obesità in età pediatrica. Si raccomandano almeno 10 ore di sonno per notte per i bambini in età scolare e 9 a 10 ore per gli adolescenti. Gli studi scientifici hanno suggerito che la breve durata del sonno è associata a obesità infantile già dopo i 6 mesi di età e per tutta l'infanzia. Una durata breve del sonno causa squilibri ormonali e cambiamenti metabolici che possono aumentare il rischio di obesità, mentre l'obesità aumenta il rischio di disturbi del sonno come l'apnea ostruttiva del sonno.

Le famiglie dovrebbero ricevere informazioni adeguate per come prevenire l’obesità infantile, con strumenti molto semplici è possibile evitare l’instaurarsi di sovrappeso e obesità con gravi ripercussioni nel corso della vita.

Risorse utili e idee possono essere trovate a questo link .