Spezia esotica amica di articolazioni e cellule nervose, la curcuma appartiene alla famiglia dello zenzero con cui condivide le proprietà "culinarie" ma anche di supporto fisiologico contro le infiammazioni.
La curcuma nei tempi antichi veniva usata per problemi digestivi e di eccesso di acidità. Pare che determini una maggior produzione di muco ad azione protettiva delle cellule dello stomaco. I curcuminoidi favoriscono il flusso della bile migliorando la digestione dei grassi.
Studi scientifici su questa spezia indiana hanno dimostrato anche i benefici come antiossidante, antiproliferativo e tonico epatico. I curcuminoidi agiscono proteggendo le cellule, anche quelle nervose, dall'azione dei radicali liberi e le cellule epatiche determinando un aumento del glutatione (agente chiave per la protezione del fegato dalle tossine). Considerata tra i più potenti antiossidanti sino ad oggi studiati, esistono però numerose ricerche sugli effetti collaterali che si possono determinare con l'uso di dosi elevate.

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