101ad-04E’ ben noto come il fumo abituale accelera l'invecchiamento precoce della pelle determinando il ben conosciuto “volto del fumatore”. Tuttavia, l'effetto che determina la cessazione dell’abitudine al fumo  sull'aspetto della pelle non è stato ben chiarito. Il Dipartimento di Medicina Interna, dell’ University School of Medicine di Tokyo ha recentemente svolto uno studio con lo scopo di valutare oggettivamente l'effetto della cessazione del fumo sul l'aspetto della pelle.
Sono stati analizzati il livello di proteine carbonilate presenti nello strato ​​corneo e il colore della pelle della guancia e della mano. Il cambiamento prima e durante il trattamento per smettere di fumare (0, 2, 4, 8 e 12 settimane), e il successo o il fallimento dell’astensione al fumo, è stato confrontato ed esaminato. Il livello delle proteine carbonilate nello strato corneo non ha mostrato alcuna differenza.  Il biancore del colore della pelle ha mostrato una tendenza al rialzo 4-12 settimane dopo l'inizio del trattamento nel gruppo di successo con aumento significativo rispetto al gruppo dedito al tabagismo. Il rossore ha mostrato una diminuzione significativa rispetto a prima del trattamento, ed è anche rispetto al gruppo di fumatori.. L'ingiallimento non ha mostrato alcuna chiara variazione, mentre si é verificata una tendenza alla diminuzione dell’emoglobina. In conclusione, lo studio ha dimostrato che la tendenza allo sbiancamento della pelle corrisponde a una riduzione dell'emoglobina accompagnato alla cessazione all’abitudine al fumo. Prospettare il miglioramento della cute e dell’aspetto del volto, può essere considerato un buon incentivo per combattere il tabagismo.

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