Detergenti aggressivi nocivi per la pelle
Citiamo i concetti più interessanti di uno studio apparso nell'ultimo numero della famosa rivista scientifica: Journal of Cosmetic Science.
La funzione barriera e la corretta permeabilità cutanea sono garantite dallo strato corneo(SC), o meglio dalla corretta composizione del doppio strato di lipidi, acidi grassi specificamente, ceramidi e colesterolo.
La pulizia della pelle frequentemente è associata a danni ai lipidi dello strato corneo: i tensioattivi contenuti nei detergenti, oltre a fornire l'effetto desiderato di solubilizzare facilitando la rimozione del sebo e delle cellule morte, hanno una propensione a interrompere i legami tra i lipidi dello SC estraendo gli stessi o intercalandosi nel doppio strato.
La disgregazione lipidica dello strato corneo é associata ad una varietà di condizioni patologiche della pelle: ad esempio ne é la pelle secca indotta da una detersione aggressiva.
I difetti a carico dei lipidi dello strato corneo porta a disturbi clinici quali dermatite atopica o eczema, e sono caratterizzati da una barriera cutanea compromessa e diversi gradi di prurito e xerosi. Patologie cutanee tra cui grave xerosi, dermatite atopica, ittiosi e psoriasi, sono state associate a carenza di ceramide.
Il disequilibrio tra le varie componenti lipidiche porta ad alterazioni della barriera con conseguenti stati patologici. Nel tentativo di preservare la barriera e mitigare i danni causati dalla pulizia giornaliera, è diventata norma diffusa, l'incorporazione nei detergenti di lipidi fisiologicamente rilevanti.
Si è notato che gli acidi grassi sono più suscettibili alla rimozione indotta dal tensioattivo rispetto ad altri lipidi come ad esempio le ceramidi. Tra gli acidi grassi più sensibili alla rimozione da parte dei detergenti troviamo l’acido stearico.
Lo studio ha così dimostrato come l’incorporazione di acido stearico in idratanti e detergenti corpo é fondamentale per ridurre al minimo la loro estrazione da parte dei tensioattivi e ricostituire gli acidi grassi perduti per promuovere la conservazione della barriera cutanea.
La funzione barriera e la corretta permeabilità cutanea sono garantite dallo strato corneo(SC), o meglio dalla corretta composizione del doppio strato di lipidi, acidi grassi specificamente, ceramidi e colesterolo.
La pulizia della pelle frequentemente è associata a danni ai lipidi dello strato corneo: i tensioattivi contenuti nei detergenti, oltre a fornire l'effetto desiderato di solubilizzare facilitando la rimozione del sebo e delle cellule morte, hanno una propensione a interrompere i legami tra i lipidi dello SC estraendo gli stessi o intercalandosi nel doppio strato.
La disgregazione lipidica dello strato corneo é associata ad una varietà di condizioni patologiche della pelle: ad esempio ne é la pelle secca indotta da una detersione aggressiva.
I difetti a carico dei lipidi dello strato corneo porta a disturbi clinici quali dermatite atopica o eczema, e sono caratterizzati da una barriera cutanea compromessa e diversi gradi di prurito e xerosi. Patologie cutanee tra cui grave xerosi, dermatite atopica, ittiosi e psoriasi, sono state associate a carenza di ceramide.
Il disequilibrio tra le varie componenti lipidiche porta ad alterazioni della barriera con conseguenti stati patologici. Nel tentativo di preservare la barriera e mitigare i danni causati dalla pulizia giornaliera, è diventata norma diffusa, l'incorporazione nei detergenti di lipidi fisiologicamente rilevanti.
Si è notato che gli acidi grassi sono più suscettibili alla rimozione indotta dal tensioattivo rispetto ad altri lipidi come ad esempio le ceramidi. Tra gli acidi grassi più sensibili alla rimozione da parte dei detergenti troviamo l’acido stearico.
Lo studio ha così dimostrato come l’incorporazione di acido stearico in idratanti e detergenti corpo é fondamentale per ridurre al minimo la loro estrazione da parte dei tensioattivi e ricostituire gli acidi grassi perduti per promuovere la conservazione della barriera cutanea.
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