I benefici sul sistema cardiovascolare prodotti dall’attività fisica sono ben conosciuti.
Inoltre, l'esercizio fisico regolare aumenta la resistenza e migliora la qualità della vita. Pertanto, l'esercizio fisico può essere considerato la terapia meno costosa che un medico può prescrivere per ridurre il rischio di malattie cardiache.

Nonostante il diffuso interesse e i numerosi studi scientifici, l'associazione tra i diversi livelli di attività fisica e il rischio di fibrillazione atriale non è ancora chiaramente definito.
Pertanto, una revisione della letteratura comparsa recentemente in Journal of Cardiovascular Electrophysiology ha sistematicamente valutato e sintetizzato le evidenze per quanto riguarda l'associazione tra le attività fisiche di diversa intensità e il rischio di fibrillazione atriale.

Sono stati valutati 22 studi che comprendevano 656,750 soggetti. 7 studi con 93,995 partecipanti hanno riportato un alto rischio di fibrillazione atriale nei soggetti con stile di vita sedentario. In 3 studi clinici con 149,048 donne coinvolte che svolgevano attività fisica moderata hanno dimostrato che sviluppavano l’8,6% in meno di probabilità di presentare fibrillazione atriale rispetto alle donne con vita sedentaria.

Le donne che svolgono esercizio fisico intenso hanno un 28% in meno di rischio di fibrillazione atriale.
L’attività fisica moderata negli uomini svolge un effetto protettivo, mentre l’attività vigorosa è associata ad un aumento significativo del rischio di fibrillazione atriale.

Conclusione: Lo stile di vita sedentario aumenta in modo significativo il rischio e la moderata quantità di attività fisica riduce il rischio di fibrillazione atriale negli uomini e nelle donne. Tuttavia, l'esercizio fisico intenso ha un'associazione di genere (uomini) con il rischio di fibrillazione atriale.

Futuri studi prospettici chiariranno il limite di soglia per l'attività fisica negli uomini e nelle donne per prevenire la fibrillazione atriale senza limitare gli effetti benefici dell'esercizio fisico.