Secondo un nuovo studio, presentato lo scorso mese al  140° Annual Meeting American Public Health Association (APHA), l'uso e la spesa per farmaci per rallentare l'invecchiamento è aumentato costantemente negli ultimi anni. In alcuni casi, l'importo speso per gli "Anti-Aging" è pari all'importo speso per i trattamenti per malattie croniche.
I ricercatori hanno valutato affezioni una volta facenti parte del fisiologico invecchiamento, ma ora considerati come stati clinici da curare. Hanno preso in considerazione: sintomi urinari(escluse le infezioni), prontezza mentale / problemi di memoria, la terapia ormonale sostitutiva, insonnia, disfunzioni sessuali, l'invecchiamento della pelle e la perdita di capelli.
Dal 2007 al 2011, il costo medio annuo per paziente per gli "Anti-Aging" è aumentato del 46,0% nella popolazione con assicurazione privata e di appena 1,3% nella popolazione non assicurata privatamente. Inoltre, l'uso annuale per paziente è aumentato del 18,5% nella popolazione assicurata e  32,0% nella popolazione non assicurata.
La medicalizzazione di normali condizioni di invecchiamento è stimolata, in parte, dai media e dalla pubblicità che aumenta la consapevolezza dei trattamenti farmaceutici tra i consumatori.
Lo studio indica nuove aree di ricerca, gli autori giustamente sostengono che ulteriori indagini sono giustificate.

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