Gli Autori(Poljsak B , Dahmane R, Godic A), in uno studio comparso recentemente su J.Cosmetic the Laser Therapy, dimostrano come la maggior parte dell'esposizione al sole si verifica in situazioni non intenzionali.

La nostra pelle è esposta alla maggior parte delle radiazioni UV durante le attività all'aria aperta, come durante una camminata, nell'attività sportiva come corsa, trekking, ecc e non quando ci si espone intenzionalmente sulla spiaggia o sulla neve.

Raramente vengono utilizzate creme solari nel corso delle attività suddette, o per lo meno non quanto e come regolarmente i soggetti si espongono ai danni della luce solare. Da non dimenticare che i raggi solari vengono poco filtrati anche dai vetri. Tipico esempio sono i volti di autisti e taxisti più colpiti dal foto-aging nella parte sinistra.

L'unica protezione della pelle è endogena (sintesi di melanina e antiossidanti enzimatici) ed esogeni (antiossidanti, che consumiamo dal cibo, come le vitamine A, C, E, ecc).
Il fotoinvecchiamento Indotto dai raggi UV, diventa clinicamente evidente con l'età, quando i meccanismi antiossidanti endogeni e i processi di riparazione non sono più efficaci e il danno attinico prevale.

Sarebbe ragionevole ingerire ulteriore antiossidanti e/o applicarli sulla pelle in preparazioni per uso topico con fattori di protezione 50+.

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